8×1000: come viene ripartito

La legge 222/1985

In seguito alla modifica del Concordato tra lo Stato e la Chiesa cattolica, nel 1984 è stato abolito il meccanismo della congrua, che impegnava lo Stato a retribuire direttamente il clero.

La legge 222/1985 ha stabilito che l’otto per mille del gettito IRPEF sia obbligatoriamente destinata dal contribuente o ad una confessione religiosa di sua scelta o allo Stato, che si impegna ad utilizzare tale gettito supplementare per “interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali”.

La truffa

In realtà il contribuente, firmando, non destina il PROPRIO gettito alla confessione scelta, bensì partecipa ad una sorta di sondaggio d’opinione sulla base del quale viene ripartita l’INTERA somma derivante dall’otto per mille.

Questo meccanismo determina, di fatto, l’assegnazione alla Chiesa anche dell’otto per mille di chi non firma, spesso credendo che vada automaticamente allo Stato.

La mancata espressione della destinazione risulta molto diffusa perché i contribuenti esonerati dalla presentazione della dichiarazione non consegnano il modello CUD col quale potrebbero effettuare la scelta.

Scarica il volantino 8X1000 con le quote di ripartizione.

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Modulo per lo sbattezzo

Cos’è lo sbattezzo?

Lo sbattezzo, o campagna per la bonifica statistica, è una iniziativa dell’UAAR nata allo scopo di depurare le liste dei battezzati dai nominativi dei non credenti.

La Chiesa cattolica, infatti, proclama che il 98% degli italiani si dichiara cattolico, percentuale che non trova riscontro nella società italiana.

Per questo motivo, l’UAAR ha avviato un ricorso al garante della privacy, ottenendo che i cittadini possano far annotare sul registro dei battezzati della propria parrocchia la loro volontà di non esserne più considerati parte.

 Come ci si sbattezza?

Per richiedere la cancellazione dalle liste dei battezzati, è sufficiente inviare una lettera raccomandata al parroco della parrocchia presso la quale si è stati battezzati (o in alternativa, al vescovo, se non si ricorda la parrocchia) seguendo la traccia contenuta nei file modulo per sbattezzo RTFmodulo per sbattezzo PDF.

Occorre allegare la fotocopia di un documento di identità valido.

Solitamente si riceverà la risposta dell’avvenuta trascrizione da parte del parroco.

Cosa posso fare se il parroco rifiuta lo sbattezzo?

In questa evenienza, ormai sempre più rara, è possibile fare ricorso al garante della privacy, che condannerà il parroco al pagamento di una sanzione per l’omessa rimozione dei dati sensibili dai suoi elenchi.

Contattate il nostro circolo per sapere come fare (modena@uaar.it).

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Conferenza DARWIN DAY UAAR 2008: Darwin e il Male

Venerdì 15 febbraio il circolo di Modena ha organizzato il suo quarto Darwin Day.

Nella ormai consueta cornice della libreria Feltrinelli, il prof. Antonello La Vergata, ordinario di Storia della Filosofia presso l’Università di Modena, ha parlato sul tema “Darwin e il Male”.

Al termine dell’intervento, il pubblico presente ha partecipato al dibattito con osservazioni e spunti di riflessione.

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Giornata della Memoria 2008

In occasione della Giornata della Memoria 2008, il nostro circolo ha inviato alle scuole superiori modenesi un DVD contenente il filmato della conferenza tenuta dal prof. Francesco Maria Feltri su “Antisemitismo e Religioni”.

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Crocifissi alla casa protetta di Novellara

Nel mese di gennaio, alcuni soci UAAR della provincia di Reggio Emilia, si sono trovati al centro di una polemica riguardante la presenza del crocifisso all’interno di strutture pubbliche.

La minoranza politica del Comune di Novellara, denuncia che, all’interno della nuova casa protetta comunale, manca una cappella attrezzata permanentemente per le celebrazioni cattoliche, mentre la sala destinata alla messa domenicale viene dotata di crocifisso solo durante la messa.

L’assessore alle Politiche sociali, Maura Bussei, difende la scelta di non esporre simboli religiosi, osservando che la casa protetta “… è una struttura pubblica e laica, che deve rispettare le convinzioni e la fede di tutti gli ospiti”.

Le reazioni non si fanno attendere, come si può vedere dalla rassegna stampa riportata su queste pagine, con interventi sia sulla stampa locale che sulle televisioni nazionali, finché non si raggiunge un accordo, che prevede la realizzazione di una sala per il culto munita di simboli religiosi cattolici.

La soluzione politica raggiunta contrasta con il principio di eguaglianza di tutti i cittadini di fronte allo Stato, sancito dalla Costituzione, in quanto solamente i credenti ed i cristiani in particolare si vedono rappresentati all’interno degli edifici pubblici.

A questo si aggiunge che la sala destinata ad ospitare il crocifisso all’interno della struttura protetta è utilizzata anche per la sosta delle salme, così che i simboli della religione cristiana devono essere tolti ogni volta che debba essere utilizzata per una persona non credente o non cristiana.

Il duplice effetto di questa scelta è garantire, contro il dettato costituzionale, un privilegio non dovuto alla Chiesa cattolica e al tempo stesso discriminare una parte dei cittadini che non si vedono rappresentati nelle strutture pubbliche.

Guarda il comunicato stampa novellara del circolo UAAR di Modena.

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