Chiesa & Megafono

Il Circolo UAAR di Modena

Dopo la prevaricazione di cresime e comunioni organizzate per il 25 Aprile ed il 1° Maggio (forse da qui la ragione sociale Comunione e Liberazione) la Parrocchia di Formigine ha pensato di rincarare la dose così da testare, ulteriormente, la sopportazione dei cittadini.

Domenica 10 Giugno u.s. il centro del paese è stato pervaso da voci e riti diffusi ad altissimo volume da altoparlanti le cui emissioni erano talmente ridondanti da impedire l’ascolto di radio e tv all’interno delle case ed il dialogo tra le persone che stavano frequentando il centro cittadino.

Evidentemente Radio Maria che copre lo spot di Radio Popolare sul Testamento Biologico docet.

Quanto sopra la dice lunga sul rispetto che la Chiesa Formiginese – cui non si contesta il diritto legittimo, come per qualsiasi altra associazione religiosa, di praticare liberamente i propri riti – ha nei confronti sia delle Istituzioni che dei cittadini, ma si chiede che ciò avvenga nel rispetto altrui e senza prevaricazioni.

La cosa potrebbe addirittura virare nelle irregolarità formali e sostanziali se tale evento non risultasse nemmeno legittimato dagli opportuni, ed obbligatori, permessi previsti dalle vigenti normative.

Quindi, oltre a significare il nostro disappunto per una tale manifestazione di disprezzo nei confronti dell’intera Comunità dei diritti e della libertà di non subire invasioni, nemmeno acustiche, della propria sfera personale, chiediamo se sia stato rispettato l’iter previsto dai regolamenti comunali e quali verifiche l’Amministrazione Comunale  intenda perseguire nel caso specifico e quali proporre affinchè tali situazioni di inciviltà non abbiano a ripetersi.

 

Questo il comunicato stampa preparato dal Circolo UAAR di Modena.

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Otto X Mille & Costi della Chiesa a FORMIGINE

Il Circolo UAAR di Modena sarà presente quest’anno (2012) con il suo tavolo informativo sull’8 x 1000 ed i Costi della Chiesa il sabato mattina 19 maggio 2012 al mercato di Formigine.

Scarica il volantino 8×1000 ed il volantone 8×1000.

Guarda anche le informazioni sull’8×1000 sul sito della UAAR nazionale.

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L’ULTIMO GESTO D’AMORE

Il Circolo UAAR di Modena segnala che, a cura dell’associazione Libera Uscita, con la quale l’UAAR collabora ormai da anni sui temi dei diritti civili ed in particolare del fine vita e per l’istituzione dei registri comunali dei testamenti biologici, è stato organizzato il seguente incontro con MINA WELBY:

Venerdì 4 Maggio 2012 ore 16:00

MINA WELBY

presenta il suo libro

“L’ULTIMO GESTO D’AMORE”

presso la

FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA

(Largo Sant’Eufemia 19, Modena)

ingresso libero

Locandina

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Otto X Mille & Costi della Chiesa

 

Si ricorda che il Circolo UAAR di Modena sarà presente anche quest’anno (2012) con il suo tavolo informativo sull’8 x 1000 ed i Costi della Chiesa i sabati pomeriggio 5, 12 e 19 maggio 2012 sotto i portici del Collegio di Modena.

Scarica il volantino 8×1000 ed il volantone 8×1000.

Guarda anche le informazioni sull’8×1000 sul sito della UAAR nazionale.

http://www.occhiopermille.it/

http://www.icostidellachiesa.it/

Guarda il volantino I Costi della Chiesa preparato dal Circolo UAAR di Modena.

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ORA DI RELIGIONE (CATTOLICA). FORSE NON TUTTI SANNO CHE

esiste perché esiste il Concordato.

Nella legislazione postunitaria l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC), FACOLTATIVO, era previsto solo per le scuole elementari, affidate ai comuni.

Nel 1923 il capo del governo fascista Benito Mussolini, con la riforma della scuola, lo rese OBBLIGATORIO.

Sempre Mussolini con il Concordato del 1929 (Patti Lateranensi) introdusse l’ora di religione cattolica anche nelle scuole medie e superiori, quale «fondamento e coronamento dell’istruzione pubblica» e riconobbe la religione cattolica come “sola religione di Stato”.

Nel 1946 i membri dell’Assemblea Costituente si trovarono a discutere dell’opportunità, o meno, di accettare il testo dei Patti Lateranensi e di inserirlo, eventualmente, nella Costituzione.

Grazie anche ai voti del PCI i Patti Lateranensi furono inseriti nel testo della Costituzione all’articolo 7, nonostante le evidenti contraddizioni con l’articolo 3 e l’articolo 8.

–          Articolo 3: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (…)».

–          Articolo 7: «Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale».

–          Articolo 8: «Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze».

Resisi conto di ciò, i Costituenti decisero di rimandare ad un successivo momento l’adeguamento del Concordato alla Costituzione.

Solo nel 1984 si giunse ad una modifica del Concordato, firmata dal primo ministro Bettino Craxi e dal cardinal Casaroli, con la quale, anche se si aboliva l’anticostituzionale riferimento alla «sola religione dello Stato», si introduceva l’ora di religione cattolica nelle scuole materne.

Nelle modifiche concordatarie del 1984 la formula venne trasformata così: «La Repubblica italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado».

Apparentemente un progresso: nei fatti, l’insegnamento della religione cattolica venne così esteso anche alle scuole materne.

Un protocollo addizionale del Concordato sancisce: «l’IRC … è impartito in conformità della DOTTRINA della CHIESA CATTOLICA».

È chiaro, quindi, che l’ora di religione serve esclusivamente alla Chiesa per insegnare la propria religione, cosa che potrebbe e dovrebbe fare nelle proprie parrocchie.

E’ possibile insegnare anche le dottrine delle altre religioni, ma soltanto da un punto di vista cattolico.

Come prescrive il Codice di diritto canonico: «L’Ordinario del luogo si dia premura che coloro, i quali sono deputati come insegnanti della religione nelle scuole, anche non cattoliche, siano eccellenti per retta dottrina, per testimonianza di vita cristiana e per abilità pedagogica».

Lo Stato è talmente escluso da questo insegnamento che lo stesso ex ministro per l’istruzione Berlinguer, in una intervista a Famiglia Cristiana, ha sostenuto di non sapere bene cosa effettivamente si insegni durante le lezioni.

Gli insegnanti di religione vengono scelti dalla Curia, a suo insindacabile giudizio, con contratto annuale.

Quindi lo Stato PAGA lo stipendio a persone su cui non ha il minimo controllo e che utilizzano lo spazio concesso per un insegnamento di parte, spesso in contrasto con i principi di laicità dello Stato stesso.

Per conservare il posto, costoro devono ogni dodici mesi chiedere il nulla osta all’autorità diocesana, dalla quale possono essere revocati anche per ragioni che non hanno nulla a che fare con le capacità dell’insegnante, ad esempio per «… condotta morale pubblica in contrasto con gli insegnamenti della Chiesa».

E’ previsto l’insegnante di religione cattolica anche quando un solo studente se ne avvale, quindi sono stati bloccati i tentativi di alcuni presidi di accorpare diverse classi con pochi studenti avvalentisi dell’IRC.

Iniziative legislative per ridurre questo spreco si scontrano con le proteste ecclesiastiche per la conseguente riduzione occupazionale dei LORO insegnanti PAGATI dallo STATO.

Con la legge 186 del 18 luglio 2003 gli insegnanti di religione cattolica sono entrati in RUOLO.

Siamo arrivati all’assurdo di avere insegnanti NOMINATI dalla Curia che, qualora non avessero più il gradimento delle gerarchie cattoliche, sono già ‘organicamente’ inseriti nei ruoli della scuola e quindi già ASSUNTI direttamente dallo Stato.

Durante la votazione finale, al «Sì» dei partiti di maggioranza (FI, AN, LN, CCD, CDU, NPSI, PRI) si unirono anche quelli di UDEUR e Margherita.

Nello schieramento di quelli che si sono opposti c’erano invece DS, SDI, PRC, PDCI ed il repubblicano Giorgio La Malfa.

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