VIDEO Comitato ART 33 a Modena

NASCE IL COMITATO ARTICOLO 33 IN PROVINCIA DI MODENA

Il 26 giugno a Formigine, ad un mese esatto dal referendum bolognese sulla scuola pubblica, nasce il Comitato articolo 33 anche in provincia di Modena, al fine di recuperare per la scuola pubblica tutti quei fondi che da Stato ed enti locali vengono versati alle strutture dell’istruzione privata, quasi sempre cattolica.

L’iniziativa è partita dal Circolo di Modena dell’UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti – e vuole allargarsi a tutte le associazioni, sindacati, forze politiche, che vogliono difendere i principi e la lettera della costituzione e credono che solo un forte sistema di istruzione pubblica possa garantire all’Italia un vero sviluppo economico ed un alto grado di civiltà e di convivenza democratica.

Specialmente oggi che con il confluire nel nostro paese di nuove tradizioni culturali, è necessario più che mai garantire la trasmissione dei valori della nostra costituzione nei quali tutti i cittadini possono riconoscersi.

La scelta del comune di Formigine non è stata casuale, poiché esso è, all’interno della provincia di Modena, quello che maggiormente finanzia la scuola privata (anche se presentata spesso come paritaria) sottraendo con ciò risorse a quella pubblica nonostante essa langua in gravi difficoltà finanziarie.

Quella del 26 giugno presso la sala della Loggia è stata una prima riunione conoscitiva alla quale seguiranno altre, e seguiranno anche le iniziative per spingere i comuni a dedicare tutte le risorse per la scuola a quella pubblica.

Il tipo di iniziativa e forme di lotta verranno via via decise unitariamente tra coloro che aderiscono al comitato.

Tuttavia già altre esperienze di mobilitazione popolare, come quelle che hanno portato in 12 comuni della provincia di Modena all’istituzione dei registri comunali dei testamenti biologici, indicano che una strada percorribile ed efficace può essere, almeno in una prima fase, quella delle proposte di delibera di iniziativa popolare, le quali raccogliendo in genere alcune centinaia di firme, impongono alle giunte o ai consigli comunali di mettere all’ordine del giorno e discutere pubblicamente l’oggetto della proposta.

Altre strade quali i referendum cittadini sono probabilmente percorribili, ma sicuramente non dopo aver sensibilizzato ampiamente l’opinione pubblica locale ed aver già creato una mobilitazione.

E’ anche certo che il fatto che nella primavera del 2014 ci saranno elezioni per rinnovare i consigli comunali di molti comuni, renderà sensibili le forze politiche a tali temi e le obbligherà a prendere posizione in merito.

Enrico Matacena

Coordinatore Circolo UAAR di Modena

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